“Contro il Marcianise abbiamo avuto la capacità anche di soffrire e ora ci attende la riprova di Napoli”, dice lo schiacciatore Niccolò Cappelletti

14 Novembre 2023

Dopo sei giornate, il girone Blu del campionato di Serie A3 Credem Banca presenta una classifica sgranata in fila indiana: Banca Macerata 14 punti, Smartsystem Fano 13, Rinascita Lagonegro 12 ed ErmGroup San Giustino 11. I biancazzurri, che a eccezione della partita di Lagonegro hanno sempre mosso la classifica, sono saliti al quarto posto in virtù delle tre vittorie consecutive (l’ultima per 3-0 contro la Tim Montaggi Marcianise) e con Niccolò Cappelletti facciamo il punto della situazione quando un quarto di regular season giace già in archivio. “Direi che il bilancio debba essere considerato buono – dice lo schiacciatore perugino, alla seconda stagione con la maglia della ErmGroup – perché considero questo inizio di campionato più che positivo; se non altro, non siamo molto distanti dalla vetta e tutto è ancora da giocare anche per chi sta dietro di noi, tanto più che qualcuna delle inseguitrici ha già osservato il turno di riposo”. Fra l’altro, il colpo esterno di Bari a Palmi ha rivalutato anche la vittoria in terra pugliese. “La squadra di Bari ha delle qualità, ma anche le altre dispongono di organici validi e ce ne siamo accorti in queste ultime partite. Nella prima parte del campionato ancora non si scoprono, poi quanto costruito finora verrà alla luce più avanti, perché è il momento nel quale gioco e meccanismi dovranno emergere”. Contro il Marcianise non è stata una passeggiata e lo si sapeva, però anche nei momenti difficili siete riusciti ad avere la meglio. La dimostrazione del fatto che questa ErmGroup è capace anche di soffrire? “Sì ed è la riprova dell’unità che esiste nel gruppo: quando si soffre insieme, si diventa più forti, perché si acquisisce la tempra giusta, quella che ci ha portato a frenare il ritorno degli avversari nel primo set, a imporci nel secondo dopo aver recuperato dal 21-23 e a vincere più agevolmente il terzo”. Come funziona l’intesa con il palleggiatore Biffi? “Sta migliorando, grazie anche alla comunicazione che esiste fra noi giocatori e che serve per arrivare a una unione di intenti. Biffi è impegnato per la prima volta assieme a compagni di esperienza e con l’asticella degli obiettivi che ora è più alta. Una bella prova anche per lui”. Due parole per Stoppelli e Skuodis: una garanzia in più per la squadra? “Anche chi è entrato in corsa, come hanno fatto loro, ha dato il suo prezioso contributo. Vuol dire che abbiamo la panchina lunga, o – meglio – che la nostra rosa è di spessore, includendo i giovani che stanno crescendo: alludo ai vari Ricci, Cozzolino e Panizzi”. Lo si è visto contro Macerata e abbiamo avuto la conferma contro Marcianise: la tua battuta ha cominciato a entrare e a colpire. “Siamo stati fallosi a Lagonegro, poi abbiamo cominciato un po’ tutti a trovare la quadra. D’altronde, l’efficacia in battuta è lo specchio dell’aggressività (agonistica, s’intende) della squadra”. E ora, prima del riposo forzato, la trasferta di Napoli; sarà un importante test dopo le indicazioni e i risultati di queste ultime gare? “E’ senza dubbio un altro importante banco di prova: ci attende un campo “caldo”, un impianto non grande, ma riempito da spettatori che non fanno mancare il calore alla squadra. Il loro tifo si farà sentire, per cui non sarà un ambiente facile per noi, ma siamo ugualmente convinti di portare a casa il risultato: lo abbiamo nelle nostre corde”.