Storia

UNA LUNGA STORIA DI PASSIONE

Fra la disciplina della pallavolo e la realtà di San Giustino esiste da tempo un’affinità che va oltre il semplice gioco: è un sentimento sincero verso uno sport bello e pulito, che ha sempre contraccambiato il paese, regalando a più riprese ricordi ed emozioni indimenticabili. Dai tempi del campo amatoriale del circolo Acli fino alle tribune gremite dei play off in Superlega, a San Giustino si è sempre respirato il piacere del volley, lo stesso che sta facendo riscoprire la nuova società. È da questa solida base di passione incondizionata che è ricominciata l’avventura di un bel gruppo di amici con un sogno scolpito nei cuori: il palazzetto stracolmo di gente e un boato per ogni punto conquistato.

A San Giustino, la pallavolo sta vivendo una sorta di “terza era”: tutto è cominciato nel 1978 sul campo all’aperto attiguo alla chiesa parrocchiale: i tornei estivi e poi la partecipazione al campionato di Prima Divisione, con una progressiva scalata che ha portato i colori biancazzurri fino alla Serie B2. La squadra ha giocato in una stagione anche a Sansepolcro, poi – in attesa della realizzazione e dell’inaugurazione del nuovo palazzetto dello sport di via Anconetana, avvenuta nel 1990 – è stata la palestra di Selci Lama a ospitare le gare interne della squadra. Fra le giornate memorabili, quella di Foiano della Chiana, quando il San Giustino si aggiudicò il campionato di Serie C e, al termine dell’annata 1995/’96 con allenatore Paolo Alessandrini, lo spareggio perso a Pomezia che valeva la promozione in B1. Quattro i presidenti che si sono succeduti al timone della società: Giancarlo Panelli, Dante Buitoni, Alberto Clementi e Massimo Valenti; tanti i giocatori (anche dall’illustre passato nella massima categoria e in A2) che hanno indossato la casacca di San Giustino: Antonio Leonardi, Marco Magrini, Marzio Giogli, Francesco Brighigna, Gianluca Neri, Giuseppe Gabrielli, Rudy Lardaioli e Alberto Aglietti, tanto per citarne alcuni. Il bel capitolo si sarebbe però chiuso nel 1997, con la sconfitta nella gara decisiva dei play-out a Bassano del Grappa; da quel momento, solo attività giovanile per tre anni e pallavolo che di fatto si ferma.

Fino all’estate del 2010, quando il volley torna nella sua veste migliore: San Giustino si ritrova in un sol colpo a disputare la SuperLega, grazie alla Rpa Luigi Bacchi, che trova accoglienza nel Comune dell’Altotevere Umbro. Figura chiave, l’ex campione Andrea Sartoretti, direttore sportivo della squadra. La capienza del palasport viene aumentata fino a superare di poco i 2mila spettatori con l’allestimento delle due curve e l’operazione del trasferimento della società riaccende la passione in paese e nell’intera vallata. Arrivano le grandi corazzate di quel periodo (Trento, Macerata, Cuneo, Treviso e Modena) e l’impianto colleziona pienoni su pienoni, regalando anche belle vittorie al pubblico. La squadra allenata da Emanuele Zanini conquista un eccellente ottavo posto finale e, con esso, il diritto alla disputa dei play-off. In organico vi sono italiani (su tutti, un giovane Enrico Cester e il libero Andrea Giovi) e stranieri di diverse provenienze, fra i quali il brasiliano Fabricio Dias e i serbi Milos Nikic e Goran Maric, che diverrà in pratica un sangiustinese adottivo. La seconda stagione in A1, quella targata Energy Resources, nasce con i migliori auspici ma si conclude con una sofferta salvezza conquistata nell’ultima giornata a Piacenza. La squadra è più competitiva e con nomi di rilievo (il palleggiatore serbo Vlado Petkovic, campione d’Europa e l’attaccante olandese Jeroen Rauwerdink), anche se il destino lascia il segno fin dall’inizio con il grave infortunio dell’opposto Sasa Starovic nel primo set della prima partita. La situazione delicata di classifica costa l’esonero del tecnico Ferdinando “Fefè” De Giorgi, sostituito da Hank-Jan Held. Fra i giocatori che si mettono in evidenza, l’attaccante sloveno Tine Urnaut. La terza e ultima stagione nella massima serie è quella del passaggio nelle mani di una dirigenza locale: la Vivi Altotevere San Giustino – che rimarrà in vita un solo anno – si garantisce la salvezza e il passaggio ai play-off, sfiorando la qualificazione ai quarti; Marco Fenoglio è il coach di un gruppo che ritrova Goran Maric e nel quale emerge il talento del giovane opposto sloveno Klemen Cebulj. Poi, il bel capitolo si chiude e dal 2013 al 2018 la pallavolo a San Giustino è soltanto femminile, con la squadra che disputa la Serie B1.

Nel febbraio del 2018 inizia l’ultima “era”, quella attuale. Nasce la Pallavolo San Giustino, che vuole far tornare il paese in alto a livello nazionale, ma stavolta con una struttura composta da imprenditori e figure locali. Goran Maric è direttore sportivo e uomo immagine del sodalizio. Un San Giustino ambizioso e costruito in casa, insomma. A ottobre, la squadra allenata da Enzo Sideri inizia l’avventura nel campionato di Serie B, che concluderà al quinto posto trascinata dall’opposto Leonardo Puliti e dallo schiacciatore Rinaldo Conti. La società viene potenziata e l’anno successivo si comincia a pensare in grande: la ErmGroup San Giustino è terza in classifica quando il 21 febbraio 2020 vince per 3-0 il derby di Città di Castello, ma da quel momento il Covid-19 blocca tutto. Si ripartirà esattamente un anno dopo e sempre contro il Città di Castello: il presidente Claudio Bigi e i suoi collaboratori ingaggiano gli allenatori Francesco Moretti e Claudio Nardi e consegnano loro un roster di prim’ordine, che viaggia spedito fino alla finale dei play-off, quando vede sfumare la Serie A3 nel doppio spareggio contro la Leo Shoes Casarano. Stessa sorte nella stagione 2021/’22, con Marco Bartolini e Mirko Monaldi nuova coppia di allenatori: regular season dominata nel girone F e caduta nell’ultimo ostacolo, chiamato Stadium Mirandola. È allora lo scambio del titolo sportivo con la società siciliana del Letojanni che fa diventare realtà la Serie A3; arriva in estate anche il primo storico straniero, il bulgaro Petar Hristoskov e alla fine matura un più che dignitoso non posto nel girone Bianco, non dimenticando che fino all’ultima giornata la squadra era in odore di play-off.

GLI OBIETTIVI

Abbiamo obiettivi ambiziosi che vogliamo assolutamente condividere con la realtà socio-economica dell’intero comprensorio altotiberino.

Sono obiettivi che richiederanno un impegno notevole ma sui quali siamo pronti a giocare la nostra partita:

1) Tornare a vedere la serie A.

2) Fare di San Giustino un polo di attrazione per tutto il movimento pallavolistico dell’Alto Tevere Umbro e Toscano.

3) Strutturare un movimento giovanile di eccellenza che possa diventare il trampolino di lancio per i migliori elementi.

4) Realizzare un’ampia sinergia tra sport, associazionismo, attività commerciali e istituzioni che garantisca il coinvolgimento di tutti coloro che aspettano la domenica per ritrovarsi al palazzetto.

LO SPIRITO

Siamo convinti che in tutto quello che si fa, ci vogliono due elementi di base, che saranno la carta d’identità del nostro gruppo. Chi si avvicina alla Pallavolo San Giustino dovrà poter riconoscere immediatamente due valori: PASSIONE E PROFESSIONALITÀ.

La PASSIONE di chi ama il volley senza secondi fini.

La PROFESSIONALITÀ che nasce da un progetto al quale aderiscono uomini e donne motivati, provenienti da diversi settori del mondo delle professioni e dell’imprenditoria.

Abbiamo la presunzione che tutto il resto sia secondario!