Pallavolo san Giustino: intervista con Miscione

23 Marzo 2021

MIRKO MISCIONE DOPO L’IMPRESA DI PESARO: “IL GIUSTO APPROCCIO CON LA GARA CI HA PERMESSO DI RENDERE PIU’ FACILE IL COMPITO E IN APRILE VEDRETE ALL’OPERA LA VERA ERMGROUP”

 

A Pesaro ha fatto la voce grossa anche lui: 8 punti, un muro vincente e 55% di realizzazione. Mirko Miscione, il lungo centrale venuto a San Giustino dopo tre stagioni in A2 e una in A3, sta confermando tutte le sue potenzialità con la maglia della ErmGroup e ancora non è al top, ma fra gli artefici di questa eccezionale striscia di vittorie, tutte per 3-0, c’è a pieno titolo anche lui, atleta in grado di fare la differenza. Concordi sul fatto che la miglior ErmGroup vista finora è stata quella di giovedì scorso a Pesaro? “Sì, perché in una partita esterna giocata in un impianto particolare ci siamo presentati con l’approccio giusto fin dall’inizio – dichiara Miscione – altrimenti avremmo potuto rischiare qualcosa. E invece, il compito lo abbiamo reso più facile, salvo la breve parentesi iniziale del terzo set, ma ci siamo subito ricomposti”. Tre gare in poco più di una settimana, poi dieci giorni di pausa prima del prossimo impegno contro il Città di Castello, a causa del rinvio della sfida contro il Bellaria. Questa discontinuità di calendario può generare qualche difficoltà? Penso di no. Anzi, dirò per giunta che dopo questa serie ravvicinata di partite ci stava proprio di tirare un attimo il fiato: è l’occasione buona per scrollarci di dosso qualche acciacco e per lavorare sul campo e in palestra al fine di recuperare la condizione”. Già, a livello fisico-atletico quanti margini ci sono ancora da sfruttare? “A mio avviso diversi. Occorrono due-tre mesi per entrare in forma e, se andiamo avanti così, fra la metà e la fine di aprile dovremmo essere a posto”.Domenica prossima c’è il ritorno del derby contro la Job Italia Città di Castello. Anche per il fatto che giocheranno in casa, i tifernati daranno il massimo e ne faranno persino una questione di orgoglio. Occorrerà quindi una prestazione del collettivo come quella di Pesaro? “Intanto, mi procura un enorme dispiacere il fatto di dover giocare senza il pubblico, che ti fa capire quanto siano belli i derby. L’assenza degli spettatori, del tifo e del calore penalizza il valore che può avere una sfida del genere, che però resta pur sempre importante”. Dovessi valutare le tue attuali condizioni, cosa diresti? Che sono reduce, come tutti, da un anno solare senza dubbio particolare. Siamo oramai alla fine di marzo e ho bisogno di un altro mesetto di lavoro anche per perfezionare l’intesa con il palleggiatore Alessio Sitti, che comunque funziona bene, ma per mio carattere sono uno che non si accontenta mai”.  

 

 

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Pallavolo San Giustino